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Gli U2 a Bologna, The Unforgettable Night 1985: il racconto di Renato

Tags: bologna, racconto, bologna 1985, unforgettable night, renatowire, U2 teatro tenda

Da alcuni anni, sul nostro forum, è presente una sezione chiamata "U2 Live Experience" che permette a chiunque di raccontare la propria esperienza live con la band. In particolar modo i racconti di chi ha vissuto i primi anni e i primi concerti degli U2 sono interessantissimi perchè permettono, a chi non c'era o non era ancora nato (e anche chi invece era presente) di rivivere momenti così lontani ma allo stesso tempo così intensi e indimenticabili. Ecco perchè abbiamo deciso di pubblicare questo racconto del nostro caro amico Renatowire, perchè si tratta di uno degli show più famosi e indimenticabili della band, oltre che uno dei primi in Italia degli U2.


Il biglietto di Bologna 1985
Il biglietto di Bologna 1985 © Roberto Grassilli



Ecco il racconto di Renatowire su Bologna 1985! Buona lettura!

Non è facile scavare così a fondo nei ricordi, purtroppo molte cose sono svanite ed altre si sono affievolite, ma grazie ad alcuni oggetti come i biglietti, i tour programme e le registrazioni dei vari concerti come per magia la memoria ritorna e la flebile fiammella si riaccende e inizia ad ardere e diventa un fuoco indimenticabile.

Ho avuto la fortuna di poter assistere al concerto di Bologna 06.02.1985 (il mio primo concerto in assoluto) quindi potete immaginare le emozioni, nel febbraio del 1985 avevo 15 anni andai a Bologna assieme a mio fratello maggiore ed i suoi amici coetanei, ricordo bene che a casa avevamo alcune cassettine con le registrazioni di War, Under a Blood Red Sky e quella originale di The Unforgettable Fire, durante tutto il periodo invernale c’era solo una playlist nello stereo a cassetta U2 e sempre U2... avevamo spodestato i Police ed i Dire Straits.

Il giorno del concerto mi sentivo eccitato per la mia prima volta ma anche molto spaventato, all’esterno del Teatro Tenda ricordo che c’erano molte persone senza biglietto, giravano molte canne e altro, il pubblico non era sicuramente quello dei giorni nostri... i giovani ventenni venivano da anni difficili segnati da scontri sociali ed emarginazione.
Niente può cancellare il ricordo di un pullman nel piazzale del Teatro Tenda con uno striscione U2 FOREVER, quei ragazzi avevano fatto un lungo viaggio credo provenissero da Potenza e Avellino.

Una volta all’interno del Teatro Tenda la paura lasciò spazio alle emozioni non quelle dei Belfagor, non lasciarono un segno particolare in me ma anche nel resto del pubblico, inizia 4th of July luci basse ecco inizia il concerto entrano gli U2: "Buonasera..." e poi Eleven O’ Clock Tick Tock, I Will Follow il ritmo si fa veloce tutto il pubblico salta e balla ma sopratutto canta, dopo solo due canzoni le barriere tra il gruppo e il pubblico sono state abbattute, inizia Seconds cantata in coppia da Bono e The Edge, si abbassano le luci Edge prende posto alle tastiere inizia Mlk il pubblico si calma Bono riappare al centro del palco illuminato da una debole luce bianca nell’assoluto silenzio Bono canta Mlk... e sembra una preghiera, poi di colpo ecco Bono introdurre il prossimo pezzo “Benvenuti Benvenuti nell’indimenticabile fuoco... The Unforgettable Fire”.
Un boato, i cori continuano e poi ancora Bono “Se sapessi parlare Italiano vi direi che vi amo”... this is the song... Wire la chitarra di The Edge frenetica ci travolge, poi di una vera e propria apocalisse Sunday Bloody Sunday.
All’interno del Teatro Tenda fa molto caldo dal soffitto la condensa formatasi ricade a sul pubblico e su gruppo, ancora buio inizia Cry seguita da The Electric co. Bono ci mostra un asciugamano bianco in segno di pace lo appoggia sull’asta del microfono, il concerto a questo punto è un fiume in piena io continuo a saltare e mi sembra di non toccare più terra senza indugi ecco ancora Bono ”La vostra casa adesso è la mia casa”
A Sort of Homecoming, dopo Bono inizia un lungo discorso sulle note di Bad: racconta di un incontro avuto ad Hamburg la settimana precedente con alcune ragazze che si prostituiscono Bono si avvicina ad una di loro e chiede quanto ti senti di valere per questa notte lei risponde 50 marchi tedeschi lui risponde ne vali di più allora lei dice 60 marchi tedeschi lui dice tu vali molto di più di 60 marchi tedeschi allora lei dice 100 marchi tedeschi e Bono dice BAD.
Bad è sicuramente il punto più alto del concerto inizia in punta di piedi e poi ti travolge, Bono si siede su una spia e fissa il pubblico negli occhi, come se colloquiasse con loro, poi all’improvviso fa salire sul palco una bambina accennando qualche passo di valzer congedandola con un inchino ed un perfetto baciamano.
Ecco ancora il buio avvolge il palco e The Edge si risiede alle tastiere: inizia October che sfocia in New Year’day: il finimondo salti, spintoni la voce di Bono si distinguae a fatica il pubblico continua a cantare come alla prima canzone, Edge è strepitoso tra piano e chitarra lascia tutti a bocca aperta, ale ohooo ale ohooo il pubblico mostra il suo gradimento ed ecco Pride: vorrei che questo concerto non finisse mai sto vivendo un’esperienza fantastica, Larry picchia la sua batteria ed ecco partire Gloria sono stremato ma continuo a saltare e Bono presenta il gruppo Adam Clayton, The Edge e Larry Mullen Jr.
Il ritmo si calma sulle note di Party Girl, ma riprende immediatamente con Two hearts beat as one a metà canzone Bono chiude gli occhi quasi in segno di resa si aggrappa all’asta del microfono smettendo di cantare per qualche secondo in tal preciso istante che da sotto il palco si è levato un coro che intonava il riff del pezzo allora Bono ha ripreso a cantare portando a termine anche il penultimo brano di un grande concerto, Bono introduce 40, Adam e The Edge si scambiano gli strumenti sul palco e quasi buio inizia Bono visibilmente stanco canta quest’ultima canzone improvvisando all’interno anche alcuni snippet Do they know it’s Christmas Time, a luci spente e brano finito il pubblico intona il coro How long we sing this song che prosegue anche durante l’uscita dal teatro tenda.

In quella fredda sera del febbraio 1985 sono stato battezzato dal fuoco indimenticabile, sono rientrato a casa dopo una notte trascorsa in stazione con molti altri fan stanchi ma felici di aver assistito al primo tour degli U2 in Italia... come ha dichiarato Bono sia a Milano che a Bologna “La prima ma non l’ultima volta”

renatowire


Scritta da: Staff il 23/01/2012

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